La nostra storia
Debutta internazionalmente al Fringe Festival di Edimburgo ed è solo l’inizio: negli anni viene replicato più di 70 volte tra Italia, Francia, Spagna, Germania, Regno Unito, Messico, Armenia, Thailandia, Giappone ed Australia.
Lo spettacolo si concentra sulla narrazione attraverso movimenti, gesti, musiche ed effetti sonori, creando ambienti solo con la chiarezza mimica gestuale.
Un linguaggio che va al di là delle nazionalità, volto a superare le barriere che ci dividono.
La nostra storia
Debutta internazionalmente al Fringe Festival di Edimburgo ed è solo l’inizio: negli anni viene replicato più di 70 volte tra Italia, Francia, Spagna, Germania, Regno Unito, Messico, Armenia, Thailandia, Giappone ed Australia.
Debutta internazionalmente al Fringe Festival di Edimburgo ed è solo l’inizio: negli anni viene replicato più di 70 volte tra Italia, Francia, Spagna, Germania, Regno Unito, Messico, Armenia, Thailandia, Giappone ed Australia.
Lo spettacolo si concentra sulla narrazione attraverso movimenti, gesti, musiche ed effetti sonori, creando ambienti solo con la chiarezza mimica gestuale.
Un linguaggio che va al di là delle nazionalità, volto a superare le barriere che ci dividono.
Il primo risultato di questa ricerca è “Agora“.
E’ un progetto multidisciplinare in cui si fondono teatro fisico, danza, video editing, pittura, motion graphics. Gli attori – danzatori (Mara Scagli e Riccardo Maffiotti) sono i personaggi di un quadro, dipinto dal pittore Claudio Cionini, ed interagiscono con il quadro stesso tentando di togliere lo strato di pittura che ha ricoperto la loro città.
E’ con lui che Pindarica diventa quello che è adesso: una compagnia dal forte carattere innovativo, con un linguaggio unico ed in costante evoluzione.
Il primo progetto di Cionini ed Arlenghi è Peter Pad. Un progetto ampio ed ambizioso, tradotto inizialmente nello spettacolo-conferenza “La Sindrome di Peter Pad” e nei laboratori “Captcha_Lab” e “Interfacce“, in collaborazione con Fondazione ECM e Biblioteca Archimede di Settimo Torinese.
Inizialmente si occupano della parte multimediale dello spettacolo “Donne (s)Comode” di Patrizia Besantini. In pratica, accompagnano con immagini ed infografiche create appositamente il monologo dell’attrice, fornendo quindi allo spettacolo una più ricca godibilità estetica.
Questo è ciò che intendono con “il digitale a servizio del teatro” (vedi “collaborazioni”): essendo loro stessi attori, agiscono teatralmente, pur fornendo contenuti multimediali.
Il teatro ed il digitale uniti in un unico nuovo linguaggio: questo è lo scopo.
Il primo risultato di questa ricerca è “Agora“.
E’ con lui che Pindarica diventa quello che è adesso: una compagnia dal forte carattere innovativo, con un linguaggio unico ed in costante evoluzione.
Inizialmente si occupano della parte multimediale dello spettacolo “Donne (s)Comode” di Patrizia Besantini. In pratica, accompagnano con immagini ed infografiche create appositamente il monologo dell’attrice, fornendo quindi allo spettacolo una più ricca godibilità estetica.
Il teatro ed il digitale uniti in un unico nuovo linguaggio: questo è lo scopo.
Sempre nel 2018, una nuova produzione di Teatro Ragazzi: “Niko e l’Onda Energetica“.
Questa volta in scena è Paolo Arlenghi, che si muove tra videogame dal vivo, giocoleria “aumentata”, magie ed una carica di energia che parte dall’attore e coinvolge i ragazzi, protagonisti attivi della storia.
Ed è infatti di energia che si parla, ed in particolare di energie rinnovabili.
Con questo spettacolo la ricerca sul linguaggio multimediale compie ulteriori passi in avanti, perché quella che hanno intrapreso Paolo e Matteo è una strada che loro stessi stanno battendo dal nulla, senza seguire le orme di nessuno.
E questa volta si divertono proprio.
Sempre nel 2018, una nuova produzione: “Niko e l’Onda Energetica“.
Questa volta in scena è Paolo Arlenghi, che si muove tra videogame dal vivo, giocoleria “aumentata”, magie ed una carica di energia che parte dall’attore e coinvolge i ragazzi, protagonisti attivi della storia.
Ed è infatti di energia che si parla, ed in particolare di energie rinnovabili e di sensibilizzazione ambientale.
Con questo spettacolo la ricerca sul linguaggio multimediale compie ulteriori passi in avanti, perché quella che hanno intrapreso Paolo e Matteo è una strada che loro stessi stanno battendo dal nulla, senza seguire le orme di nessuno.
E questa volta si divertono proprio.
Per il festival Sognambula a Castagneto Carducci (LI), danno vita ad altre nuove creazioni: si occupano delle installazioni multimediali collocate in vari punti del paese, cercando per ognuna di esse un concetto, un’emozione, una storia.
Nell’installazione “Il Muro Parlante“, ad esempio, l’attore Francesco Visconti dà la sua voce (live) ad un muro che inizia a parlare, interagendo con le persone che passano e raccontando loro (finalmente) tutto quello che notoriamente ha da dire.
Inoltre, danno vita a due nuovi ed innovativi personaggi itineranti: i VisibiLords.
Personaggi fuori dal tempo, che hanno il potere di far apparire immagini, creature, visioni ad ogni angolo di strada. Grazie ad un complesso sistema di videoproiezione mobile, sul cui funzionamento aleggia il mistero…
Per il festival Sognambula a Castagneto Carducci (LI), danno vita ad altre nuove creazioni: si occupano delle installazioni multimediali collocate in vari punti del paese, cercando per ognuna di esse un concetto, un’emozione, una storia.
Nell’installazione “Il Muro Parlante“, ad esempio, l’attore Francesco Visconti dà la sua voce (live) ad un muro che inizia a parlare, interagendo con le persone che passano e raccontando loro (finalmente) tutto quello che notoriamente ha da dire.
Inoltre, danno vita a due nuovi ed innovativi personaggi itineranti: i VisibiLords.
Personaggi fuori dal tempo, che hanno il potere di far apparire immagini, creature, visioni ad ogni angolo di strada. Grazie ad un complesso sistema di videoproiezione mobile, sul cui funzionamento aleggia il mistero…
E se siete arrivati a leggere fino qui, certamente ne siete curiosi.
Seguiteci, dunque, restiamo in contatto!
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